Fondatore “GAMBERO ROSSO”. Parere sui piatti pronti surgelati.
“Le nuove linee di piatti pronti surgelati reggono benissimo il confronto con le equivalenti referenze offerte da moltissimi ristoranti della penisola, in molti casi risultano addirittura superiori. Tali piatti offrono al consumatore una vastissima serie di alternative in cucina; si può anzi affermare che il vero e proprio asso nella manica di queste nuove offerte sia stato proprio quello di presentare accanto a ricette semplici e ben conosciute anche alcuni piatti della cucina tradizionale, presenti nell’immaginario gastronomico degli italiani più come prodotto – mito che come referenza nota e ricorrente nel panorama alimentare quotidiano. Risulta utile notare come questi prodotti abbiano guadagnato la fiducia del consumatore non attraverso un uso abituale bensì partendo da un’originaria utilizzazione d’emergenza. Attraverso la mia personale esperienza di consumatore ho imparato ad apprezzare le molteplici valenze di queste offerte; esse permettono infatti anche ad una persona come me, costretta molto spesso per impegni di lavoro a rientrare tardi la sera a casa, di avere a disposizione un prodotto di buona qualità, garantito per di più dal punto di vista igienico dalle marche più note del settore.
Oggi si prende dal freezer una confezione di pasta, di riso, di gnocchi preparati con l’applicazione delle nuove tecnologie e in cinque minuti il piatto è pronto. E magicamente è buono. La magia si chiama IQF (Individually quick frozen); è la magia degli gnocchi alla sorrentina assolutamente buoni, del risotto alla pescatore che se la batte da pari a pari con le migliaia di risotti precotti dei ristoranti e delle trattorie in crisi e bisognosi di guadagno, è la possibilità di avere finalmente un primo piatto simile a quello fatto espresso. C’è poi da considerare la grande crescita dei pasti fuori casa che vede molti gestori di bar e esercenti di ristoranti ancora in grave ritardo rispetto alla domanda; per questo ingente bacino d’utenza i piatti pronti potranno rappresentare sempre più un’àncora di salvezza. Essi comporteranno però per la medesima ristorazione anche una sfida: contribuiranno infatti ad innalzare le conoscenze e le esigenze gastronomiche del consumatore medio il quale, una volta provato un primo piatto pronto surgelato a casa sua, e avendone apprezzate le caratteristiche organolettiche nonché la rapidità di preparazione, non vorrà più scendere sotto quello standard quando si recherà in un ristorante.
Al di là di queste analisi penso comunque che il percorso di affermazione presso i consumatori dei piatti pronti surgelati sia destinato a consolidarsi ulteriormente seguendo direttrici originali rispetto a quelle di altri prodotti: se infatti in un primo momento il consumatore è entrato in contatto con queste referenze in un’ottica di preponderante emergenzialità, sarà proprio la qualità complessiva dei prodotti a spingerlo verso un acquisto maggiormente fidelizzato e ricorrente.Garanzie assolute vengono in questo senso dalla grande industria che, senza entrare in particolari, avrebbe così tanto da perdere mettendo in circolazione prodotti scadenti o poveri dal punto di vista dei contenuto di servizio, anche in considerazione della grande competizione che contraddistingue l’intero settore alimentare, che la qualità offerta al consumatore è e continuerà ad essere molto alta soddisfacendo egregiamente in tal modo una domanda fatta di grandi numeri.
Dal mio osservatorio di gastronomo non posso fare a meno di notare con evidente compiacimento che questo trend espansivo dei piatti pronti surgelati non si configura in contrapposizione rispetto alla cosiddetta cucina tradizionale, o meglio alla sempre più rara ristorazione di qualità. Quest’ultima ha infatti il grande pregio di poter operare per la conservazione dei sapori delle materie prime italiane, che sono uno dei nostri pochi grandi patrimoni, e il limite di non poter far circolare i suoi prodotti e farli degustare ad una ampia platea di consumatori. Dunque si può senza difficoltà affermare che i piatti pronti surgelati attireranno un sempre più vasto numero di estimatori, dal palato più raffinato che in passato, senza effettuare azioni di disturbo nei confronti del cosiddetto “artigianato della forchetta”, che continuerà a rappresentare il faro a cui ispirarsi anche da parte della grande industria.